Sangiovese e Pinot Grigio: la Romagna si rinnova per rispondere alle dinamiche globali

Sangiovese e Pinot Grigio: la Romagna si rinnova per rispondere alle dinamiche globali

Le uve Igt riscuotono successo all’estero. Una strategia che tutela la reddittività valorizzando la filiera

martedì 18 novembre 2025

La Romagna è da tempo riconosciuta per la qualità dei suoi vitigni storici: Sangiovese, Trebbiano, Albana Doc e varie referenze della denominazione Rubicone IGT. Nel corso degli anni Caviro ha introdotto anche alcune alternative al di fuori dei vitigni tipici, per offrire più opzioni ai propri soci: varietà meno tradizionali ma con forte potenziale sui mercati internazionali.

“Abbiamo recepito l’interesse dell’estero verso vitigni che possono essere prodotti in tutto il mondo – spiega Roberto Sarti, responsabile Private Labels & Merchandising di Caviro -, come Merlot, e Cabernet Sauvignon per i rossi, e Sauvignon Blanc per i bianchi. Questi vitigni sono stati introdotti sul territorio come Igt. E non si tratta di volumi ridotti: tutti i nostri soci li coltivano”.

Particolarmente significativa è la produzione del Pinot Grigio: “È uno dei vitigni che ha avuto più successo – continua Sarti – soprattutto all’estero, con vendite di centinaia di migliaia di casse negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Riforniamo diversi soggetti importatori, come la grande catena Tesco, dei vini Caviro sia in bottiglia che in bag-in-box”.

Sono vini dal tasso alcolico moderato, sapidi, non anonimi. “Inizialmente acquistavamo questi vitigni sul mercato per poi rivenderli, oggi i nostri soci li producono direttamente. In particolare, il blend più richiesto è un mix di Trebbiano e Pinot Grigio, che vende moltissimo nel mercato inglese” aggiunge Sarti.

Naturalmente la presenza dei vitigni storici non viene trascurata. Sarti segnala in special modo la linea 1502 Leonardo in Romagna, forse la più prestigiosa della gamma romagnola di Caviro, che comprende Sangiovese Superiore e Riserva, Trebbiano, più Sauvignon Blanc e Sangiovese rosato, con denominazione Igt Rubicone.

In questo modo Caviro punta a valorizzare la tradizione locale e, al tempo stesso, risponde a dinamiche globali del mercato del vino. Secondo Sarti, questo equilibrio è fondamentale: “Accanto ai prodotti identitari del territorio, dobbiamo dare ai nostri soci strumenti diversificati, per competere all’estero e generare più valore. Credo sia motivo di orgoglio per i soci locali sapere che il proprio vino, coltivato in Romagna, sia molto bevuto anche oltre oceano”.